Israele si appresta a festeggiare lapertura dellambasciata Usa a Gerusalemme, prevista per le 16 di oggi (ora locale) nel quartiere di Arnona, nella zona ovest, mentre è massima lallerta sul fronte di Gaza e in Cisgiordania. Tra misure di sicurezza imponenti, oggi la decisione di Donald Trump dello scorso dicembre diventerà realtà, nonostante la forte opposizione del mondo arabo, dei palestinesi, dellOnu e di gran parte della comunità internazionale, Ue compresa, tutti preoccupati che questo passaggio segni la fine della soluzione a 2 Stati.
Scontri tra manifestanti palestinesi e lesercito israeliano, con scambio di sassate e lacrimogeni, sono cominciati anche in Cisgiordania. In particolare a Betlemme e ad Hebron, ma sono segnalati in altre località come Kalandia, a nord di Gerusalemme.
Sarà il segretario al tesoro Usa Steven Mnuchin a scoprire la targa che fa, per ora, del Consolato la sede dellambasciata in attesa che sia costruito il nuovo palazzo. Alla cerimonia tutta la delegazione Usa, capeggiata da Ivanka Trump e dal marito Jared Kushner e lintera leadership israeliana, con in testa il presidente Reuven Rivlin e il premier Benyamin Netanyahu. 800 gli inviti diramati e 33 i diplomatici di paesi esteri presenti, tra cui 4 dellUe. Linviato di Trump per il Medio Oriente Jason Greenblatt in un tweet ha detto che “il trasferimento dellambasciata Usa a Gerusalemme non è un distacco da nostro forte impegno per facilitare una pace di lunga durata. E una condizione necessaria per questo”.
Sul fronte europeo si registrano le prime crepe: quattro nazioni delle 28 dellUe – Austria, Ungheria, Romania e Repubblica Ceca – hanno risposto allinvito del ministero degli Esteri israeliano e invieranno loro rappresentanti allinaugurazione nel quartiere di Arnona, nella parte ovest della città. Una scelta che sarà seguita, almeno per due di loro (Repubblica Ceca e Romania), dalla decisione di spostare, anche se con tempi e modalità diverse, la propria ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme.